Sapete qual è il campo di battaglia principale dove si scontrano Irlanda e Scozia? Il whisky e la dicitura corretta: whisky o whiskey. Oggi mi sento proprio simpatico :) In realtà le differenze fra il whisky scozzese e il whiskey irlandese non si fermano al nome. Il procedimento attraverso il quale si ottengono i due distillati è molto diverso e le differenze sono dovute alla diversa sapienza che, dalla scelta delle materie prime fino alla lavorazione, si sono sviluppate nei due territori nel corso dei secoli, dando vita a prodotti dal sapore diverso. La prima differenza è nella scelta dei cereali: lo scotch whisky è ottenuto dal malto d’orzo come cereale principale, mentre in Irlanda si utilizza anche orzo non maltato.
Nonostante le tante differenze facciano facilmente convivere i due prodotti (quella scozzese e quella irlandese sono le due varianti di whisky più vendute al mondo), nessuno dei due Paesi intende rinunciare alla paternità di una bevanda tanto nota e amata. L’invenzione del whiskey irlandese è attribuita dagli abitanti dell’isola addirittura al loro patrono, San Patrizio, festeggiato ogni anno il 17 marzo dalle comunità gaeliche d’Irlanda in tutto il mondo. Fu lui, si dice, che nel V secolo d. C. di ritorno dall’Egitto, introdusse sull’isola l’alambicco, lo strumento degli alchimisti da cui nacque anche l’arte della distilleria alcolica. Ma a quanto pare agli irlandesi mancano documenti ufficiali a sostegno della loro paternità. Il primo documento scritto che parla di distillazione del whisky risale al 1494 e coinvolge un frate scozzese, tale John Corr (insomma, sempre i monaci sono interessati ai superalcolici). Per mettersi comunque al riparo, gli scozzesi precisano che San Patrizio è nato in Scozia. Quindi, anche se fosse, il whisky è sempre scozzese, alle origini. Una disputa che è veramente come un pozzo di San Patrizio.