La Francia ha misteriosamente aspettato 300 anni per iniziarsi alla produzione di whisky. Prima degli anni '80 infatti, i francesi si erano poco interessati a questo distillato (eccezion fatta per la gioventù, alla ricerca di ebbrezza a basso costo, che si accontentava di scotch di infima qualità). La data ufficiale di apparizione del whisky francese è il 1983: in Bretagna fa la sua comparsa il primo blen made in France. Poi, un po' più tardi, è il turno del primo single malt di fare la sua apparizione sul mercato francese: l'Armorik.
Sulla scia dell'Armorik si sono in seguito affastellate molte altre marche alla ricerca della loro parte di mercato. Nel 2016, una quarantina di distillerie hanno aperto i battenti. L'anno d'altronde è cominciato con la creazione di una federazione francese del whisky. I francesi anzi aspirano molto più in alto e si circondano dei migliori esperti del campo e distillatori.
Tra le varie proposte che nascono l'una dietro l'altra, sono da menzionare i bei flaconi single casks Vilanova della distilleria Castan, nella regione di Tran, e i singolari whisky di Rouget de Lisle, nella zona del Jura. Ma parecchi altri produttori affinano i loro preziosi liquidi per il momento, promettendo meraviglie per l'avvenire. Per la Francia, è necessario ancora qualche anno e un po' di pazienza per costituire delle riserve e aumentare il mercato di distillati francesi. Alcuni proclamano a gran voce un futuro radioso per il whisky francesi, che diventerà uno dei migliori al mondo...